HENNE', una manna dal cielo
- Elisa
- 9 dic 2018
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 10 dic 2018
E' il metodo migliore per tingersi i capelli in modo naturale. Sicuramente ne avrete già sentito parlare... l' #henné è molto più di una semplice tinta. Scopriamolo assieme alle altre erbe tintorie!!!

Facciamo un po' di chiarezza
Di solito si tende a generalizzare, utilizzando la parola henné in modo improprio per indicare la macrocategoria comprendente tutte le erbe tintorie. Spesso si sente parlare infatti di henné nero, henné biondo, henné castano ecc., quando in realtà esiste solo uno e un unico tipo di henné: quello rosso, cioè la lawsonia inermis.
La lawsonia inermis (volgarmente chiamata henné rosso), è un'erba tintoria la cui essicazione delle foglie, produce pigmento rosso. Si tratta dell'unica erba realmente tintoria, in grado di attaccarsi sulla cheratina del capello per offrire una colorazione. Per questo c'è la tendenza comune a pensare che l'henné sia solo rosso e cioè composto di lawsonia. Non tutti sanno però che se si mischia la lawsonia inermis con altre erbe tintorie, come ad esempio l'Indigo (volgarmente chiamato henné nero), si possono creare innumerevoli sfumature di colore, che possono virare su toni caldi o freddi a seconda dei casi, permettendo quindi di arrivare alla tonalità che più si desidera.
Le altre erbe tintorie, come ad esempio l'indigo, non essendo in grado di attaccarsi alla struttura del capello, non tingono, ma creeranno solo delle lievi sfumature di colore più scuro. Ma allora perchè chiamarle tintorie o, nel caso dell'indigo, "henné nero"?
Perchè tutte le altre erbe tintorie ad eccezione della lawsonia, funzionano solo se abbinate a quest'ultima. Quindi se, per esempio, l'intenzione è quella di tingervi di nero, è chiaro che non potrete mai utilizzare solo l'indigo, ma, per forza un mix tra le due. Ovviamente la percentuale di lawsonia deve essere molto bassa, in modo tale che l'impacco non vi renda rosse, ma nere. Inoltre, dato che l'indigo agisce in ambiente basico, per rilasciare più pigmento ha bisogno di un cucchiaino di bicarbonato, che sarà in grado di legare di più il colore. Dopo aver aggiunto il bicarbonato dovrete attendere circa mezz'ora, fino a quando la pastella non assumerà un colore violaceo (significa che è stato raggiunto il picco massimo oltre il quale il colore non attecchirà. Vi conviene stenderlo...)
Il katam è l'erba tintoria ideale per chi vorrebbe un castano. Anche in questo caso, serve la lawsonia in piccole percentuali, altrimenti anche il katam farà fatica a legarsi al capello. Più si aggiunge katam all'impasto, più il colore che andrete ad ottenere sarà bruno, meno katam aggiungerete, più il colore sarà ramato (perchè se combinate poco marrone con il rosso caldo della lawsonia, quello che otterrete sarà un cioccolato/ramato). Con il katam potete ottenere veramente tante tonalità di colore, da quelle più calde come quella che ho scritto prima, a quelle più fredde e violacee se abbondiamo. Il sale, sostanza neutra, dovrebbe aiutare a fissare di più il colore, come per l'indigo.
L'ibisco, o karkadè, è un'altra erba tintoria, che si ricava dall'essicazione dei fiori. Ovviamente, come anche altre erbe tintorie, l'ibisco non è adatto ad essere utilizzato da solo, perchè non in grado di legarsi bene al capello. Quelli che l'hanno utilizzato da solo dicono di essere riusciti ad ottenere un rosa freddo! Bello comunque, per carità, ma solitamente chi usa l'ibisco, lo combina alla lawsonia, per far virare il colore verso un tono freddo. L'ibisco è utile anche per chi vuole (non credo siano in tante, ma io lo scrivo comunque) arrivare a un viola scuro/blu. Basterà aggiungere un pochino di bicarbonato alla polvere di erba tintoria. L'ibisco, essendo acido (gli acidi tendono a riscaldare il colore, quindi a non andare d'accordo con il bicarbonato) reagirà per il connubio, trasformando la vostra chioma in violacea/blu.
Anche la curcuma e il rabarbaro sono tintorie. Qualora abbiate capelli biondi, dovete sapere che queste due erbe, sopratutto la curcuma, tendono a ingiallire molto, fino a farvi virare il biondo in un arancio molto carico nel caso della curcuma, e abbastanza carico nel caso del rabarbaro. Più precisamente, la curcuma, se usata da sola vi farà ottenere un giallo limone, quasi fluo! E' per questo che spesso viene utilizzata con aggiunta di bicarbonato: in questo caso si otterrà un arancione, sempre e comunque molto carico. Anche il rabarbaro offre un colore aranciato, più scuro e non carico come quello della curcuma+bicarbonato, ma comunque dai toni caldi. Anche in questo caso, si può aggiungere il bicarbonato per renderlo più scuro.
Potrei andare avanti fino all'infinito, perché le erbe tintorie e riflessanti esistenti sono davvero tante e se le elencassi tutte il post diventerebbe chilometrico! Motivo per cui molte persone hanno creato dei siti dedicati. Vi rimando a uno di questi, quello che più mi ha aiutato a destreggiarmi in questo mondo: Passione henné. E' un sito dedicato alla cura naturale dei capelli, uno spazio virtuale da cui io stessa attingo regolarmente utili informazioni per le ricette di impacchi nutrienti e idratanti per i capelli. Offre articoli completi sulle erbe tintorie, ma ce ne sono altrettanti anche dedicati alle erbe curative e lavanti. Fanno anche molte recensioni, vi mostrano nella fotogallery gli effetti prolungati dell'utilizzo delle erbe tintorie e curative sulle ragazze, puntando sul prima e il dopo, e quant'altro. Il sito ha anche un gruppo di supporto su Facebook, che oltre a parlare di henné dispensa anche consigli in base alle esperienze degli utenti, consigli riguardanti i prodotti biologici da utilizzare per avere capelli visibilmente più sani ecc. Devo dire che mi hanno aiutato davvero tanto ad informarmi. Vi consiglio di farci un giro ;-)
Per concludere il discorso henné, vi posso dire che ad oggi, esso si presenta come l'unica alternativa sana e naturale alle tinte chimiche comunemente utilizzate. Questo perché, contrariamente a ciò che fa la tinta chimica, cioè rovinare il capello sottraendo le sue naturali proteine, l'erba tintoria ne avvolge completamente il fusto e si lega ad esso, senza però penetrarne in profondità. Se dunque l'obiettivo è quello di avere un capello sano, forte e robusto sarete costrette ad abbandonare per sempre la tinta chimica e aprirvi esclusivamente all'utilizzo dell'henné.
Sebbene il processo di applicazione delle erbe tintorie sia abbastanza noioso, in quanto è necessario munirsi di guanti, stracci, maglie vecchie e quant'altro per evitare di sporcarsi (ebbene sì, la lawsonia macchia tantissimo) non dovete vedere tutto questo come una perdita di tempo, e non solo per il risultato. L'henné è frutto di una lunga e antica tradizione, quasi millenaria e, per molte persone, l'atto di curare e tingere i capelli con le erbe tintorie rappresenta più un rituale che un semplice procedimento per cambiare colore ai capelli.
La mia esperienza personale...
Per un motivo o per l'altro in passato ho sempre snobbato l'henné. Forse, come la maggior parte delle persone, pensavo servisse solo a diventare rossa, oppure, siccome non tutti i parrucchieri ce l'hanno (di solito per questioni di tempistiche, le erbe tintorie vanno lasciate in posa dalle due ore in avanti, a seconda della tonalità che si desidera ottenere) ho sempre abbandonato l'idea per paura di farlo a casa da sola, non mi attraeva per niente doverlo rifare dopo 20/40 giorni (sopratutto ai primi lavaggi, tende a scaricare molto il colore), dunque optavo sempre per le tinte chimiche.
Fino a quando... mi sono ritrovata ad avere la paglia al posto dei capelli. Anni e anni di tinte chimiche mi hanno decheratinizzato la chioma, soprattutto sulle punte. Ad oggi infatti, nonostante le continue "spuntatine", i miei capelli risultano sempre più chiari sulle lunghezze e più scuri in radice, cosa che col passare del tempo mi ha urtato sempre di più, fino a spingermi a passare ad alternative più naturali come questa. Vi posto qui in basso la foto dei miei capelli prima e dopo l'applicazione dell'henné (premetto che si tratta di un esperimento, volevo arrivare ad un castano-ramato e sono stata così fortunata da riuscirci. Molti neofiti alle prime armi preferiscono però acquistare l'henné già pronto. Ciò che ho fatto io è stato un mix di: lawsonia, indigo e cassia).
PRIMA

DOPO

Scusate per la scarsa qualità della foto (tra le altre cose, anche tagliata a metà) ma era l'unica che avevo del mio primo henné. Come potete vedere il mio colore non è cambiato radicalmente rispetto a prima, è solamente virato verso un castano-ramato e in generale la chioma appare decisamente più lucida, i capelli forti e sani. Il biondo spento delle punte della prima foto, come potete vedere, si è finalmente uniformato.
Concludo qui il mio breve articolo sull'henné. Se volete avere altre informazioni sulle erbe tintorie, vi ricordo di dare un'occhiata sul sito Passione henné, molto completo. Inoltre se fate un giro su Youtube, vi accorgerete di quanti canali dedicati esistano, anche in italiano. Bene, io mi fermo qui! Spero di esservi stata utile, ci vediamo al prossimo articolo!!!
A presto!
Elisa
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