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OLI DIFFERENTI PER CAPELLI DIFFERENTI

  • Immagine del redattore: Elisa
    Elisa
  • 20 nov 2018
  • Tempo di lettura: 7 min

Aggiornamento: 29 nov 2018

Una descrizione dettagliata dell'olio, un vero toccasana per la vostra chioma!



Ho scritto un articolo in cui vi parlavo della routine trifase, la pratica migliore da seguire per avere dei capelli curati, docili al pettine ma sopratutto sani. Prevedeva tre fasi: idratazione, proteinizzazione e nutrizione, vi ricordate?


Bene. Applicare l'olio, sia come come impacco pre-shampoo che come leave-in (parlerò anche di questo), significa nutrire i capelli.

Perché nutrire i capelli?


E' importante per andare a ripristinare gli oligoelementi dei capelli ed in particolar modo il loro FILM IDROLIPIDICO, che non è una parolaccia, bensì quella sorta di "barriera" presente naturalmente su di essi, chi li protegge dagli agenti esterni.


Come faccio a sapere se i miei capelli sono denutriti?


Il primo sintomo è senza dubbio il colore spento e opaco. Solitamente i capelli denutriti non sono per niente lucenti e si annodano spesso. Per farla breve, potete farvi mille tinte (non ve le consiglio) dal parrucchiere o mille henné, ma vi sembrerà di essere decenti solo quando uscirete dal salone. Appena vi laverete i capelli a casa vostra faranno pena.


Come faccio allora a nutrirli?


Appunto, con gli oli o i burri. Sostanze grasse. Dei burri vi parlerò più avanti, in questo post vi parlerò solo di oli. Si possono fare due cose:


1. Impacchi pre-shampoo di tipo oleoso


Vanno fatti su capelli particolarmente secchi e crespi, denutriti e stressati da trattamenti come tinte sintetiche, decolorazioni etc. Sostanzialmente dovete ricoprirvi la testa di olio (un olio qualsiasi, vanno bene anche quelli molto pesanti) e chiudervi la chioma con una pellicola trasparente e una cuffia in modo da mantenere l'impacco al caldo o comunque ad una giusta temperatura. Potete anche utilizzare maschere a base oleosa (naturalmente con un buon inci) oppure dei burri.

Questi impacchi si possono fare sia a secco (su capelli asciutti) che a capelli umidi. La cosa importante quando si fanno questi impacchi è stabilire la dose corretta, per evitare di avere un effetto troppo unto dopo il lavaggio. In quel caso sarebbero ca*** amari! Non riuscirete a togliere l'olio nemmeno se vi impegnerete!!! Se avete i capelli molto lunghi con un girocoda molto ampio è sufficiente mezzo cucchiaio, ma se li avete di media lunghezza sarà sufficiente un cucchiaino da caffè! E' importante non eccedere con la dose perchè oltre a fare il doppio della fatica in fase di lavaggio, i vostri capelli non assorbiranno più prodotto in quanto non necessario. Sostanzialmente più l'olio è pesante, meno quantità dovrete utilizzare per l'impacco. In fase di lavaggio, lo shampoo o il prodotto detergente che usate deve essere in grado di rimuovere completamente il tutto! Il tempo di posa dell'impacco è solitamente di due ore, ma potete tenerlo per più tempo se lo ritenete necessario.


2. Leave-in


Come ho anticipato prima, è un altro modo per nutrire i capelli, ma a differenza dell'impacco pre-shampoo va effettuato di routine tutti i giorni. Si tratta quindi di un impacco mantenitivo, non avendo un forte impatto nutritivo. Il leave-in va effettuato necessariamente a capelli umidi o bagnati (potete tranquillamente spruzzare sulle lunghezze dell'acqua con un nebulizzatore) per evitare il cosiddetto effetto "rebound", cioè che il vostro capello se oliato troppo o senza gli adeguati accorgimenti, possa produrre l'effetto opposto e che quindi si secchi invece che nutrirsi adeguatamente.

Gli oli esistenti in natura sono tanti ed è impossibile consigliarvene un unico tipo, perché ognuno di noi ha capelli diversi e ciò che potrebbe andare bene per i miei, probabilmente non andrà bene per i vostri.

Dopo averne spiegato gli utilizzi e cosa esattamente andrebbe fatto per nutrire i capelli, partiamo con l'elencare le tre principali categorie di olio suddivise in base ad un importante parametro, quello della "pesantezza". Avremo:


OLI LEGGERI (e leggerissimi!)sono quelli a bassa densità e generalmente tendono ad essere poco comedogeni. Ciò significa che non occludendo i pori, non impediscono la traspirazione. Ne bastano poche gocce per permettere un'ampia diffusione e di solito si assorbono più facilmente rispetto agli altri.


OLI LEGGERISSIMI: olio di jojoba, Otil Dodecanolo, dicapryl ether, dicaprilyl carbonate, caprylis.

OLI LEGGERI: cocco, argan, mandorle dolci, borragine, broccoli, camelia, enotera, oliva, nocciolo di pesca, macadamia, nocciola, nocciolo di albicocca, palma (non usatelo grazie, era solo a titolo informativo ahah)

OLI MEDI

hanno una pesantezza maggiore rispetto a quelli leggeri e l'impatto è un po' più forte, ma sono comunque molto diffusi. Tendono a causare prima il rebound perché alcuni di questi oli tendono ad essere comedogeni, quindi ad occludere i pori.


OLI MEDI: albicocca, olivello spinoso (argousier), avocado, babassu, baobab, cartamo, riso, canapa, sesamo, colza, germe di mais, girasole, frutto della passione, ottil dodecanol lattato, germe di grano, neem, cotone, kukui, ribes nero, rosa mosqueta, soia, vinaccioli


OLI PESANTI

non tutti possono utilizzarli. Sono molto densi e quindi particolarmente indicati per chi ha la pelle secca. Naturalmente, in caso di pelle grassa è bene scansarli assolutamente. Hanno la caratteristica di essere molto viscosi e tendono ad ungere di più, pertanto sono difficili da rimuovere.

OLI PESANTI: andiroba, lino, tocoferile acetato, tocoferolo, ricino.


Capite bene che sono tantissimi e sono molto diversi tra loro!


Sì.. ok. Ma come faccio a scegliere l'olio giusto?


Sperimentando. E per sperimentare non intendo dire che dovete andare in erboristeria e comprare ogni olio che vedete. Ah, a proposito, è importante che ogni olio decidiate di acquistare sia puro al 100%, non importa se biologico o no (beh, meglio che lo sia, anche perché se mi leggete spesso, penso sappiate come la penso), ciò che conta è che nell'inci ci sia scritto il nome della pianta da cui è ricavato l'olio e nient'altro. Dico questo perché una volta mi è capitato di comprare un olio di mandorle dolci con scritto "biologico" e quando sono tornata a casa mi sono accorta che non era "puro", ma emulsionato ad altro. Quindi non soffermatevi sulla scritta "bio", andate sempre a leggere se è puro al 100%! Questo discorso vale in particolare per gli oli, poiché più un olio è puro, più è efficace per lo scopo preposto.


Ma torniamo a noi.


Sperimentare non significa avere in bagno la collezione di oli e provarne uno al giorno o uno alla settimana. In questo modo i vostri capelli non capiranno più nulla e rischierete indubbiamente un effetto rebound. Quando dico testare vari oli intendo provare ad acquistarne uno e uno soltanto, usarlo per qualche tempo (magari un mese o due, anche per gli impacchi pre-shampoo) e vedere se piace o meno ai nostri capelli. Solitamente ci vuole un po' perché il nostro capello si abitui bene ad un olio.

Adesso partirò con una rassegna di alcuni oli e vi descriverò le loro caratteristiche.


OLIO DI COCCO


E' senza dubbio l'olio più usato per "iniziare" le sperimentazioni, in quanto è leggero, solitamente unge poco ed ha molteplici usi. L'olio di cocco ha due tipi di consistenze, dipende dalla temperatura esterna. Al di sotto dei 25° si presenta solido (in inverno chiaramente lo troverete così. Per utilizzarlo, basta prelevarne un po' dal barattolo e scaldarlo fra le mani fino a quando si scioglie) mentre al di sopra dei 25° l'olio di cocco è liquido (si comporta dunque come tutti gli altri oli, per prelevarne una quantità basta intingere leggermente le dita).

Differentemente da molti altri oli, quello di cocco è termoresistente, il che significa che le fonti di calore non vanno ad alterarne le proprietà o la struttura chimica. Ha inoltre proprietà lucidanti, emollienti e follicolostimolanti.

Il fattore più importante per i capelli è senza dubbio il fatto che sia follicolostimolante. L'olio di cocco applicato sulla cute (ad es. impacco pre-shampoo) va a stimolare l'attività dei bulbi piliferi migliorandone l'attività (riducendo quindi il divario di crescita tra una stagione e l'altra). Presenta un medio potere comedogeno e quindi può essere applicato anche in quantità più elevate, nonché puro su capelli asciutti.

OLIO DI JOJOBA


Si tratta di un olio vegetale estratto dall'arbusto sempreverde della specie botanica Simmondsia chinensis e rientra nella categoria degli oli leggerissimi, questo perché assomiglia molto al sebo umano e per tal motivo è molto utilizzato nella cura dei capelli. Al contrario di altri oli, come quello di mandorle, fa fatica ad ossidarsi, quindi è anche adatto ad una lunga conservazione. Qui di seguito, alcune fra le sue molte proprietà:

  • Si assorbe facilmente dal cuoio capelluto e non impatta negativamente sul naturale equilibrio della produzione sebacea.

  • E' popolare per le sue spiccate proprietà antibatteriche: placa eventuali infiammazioni a livello del cuoio e può essere usato come anti-forfora naturale per contrastare la secchezza della cute.

  • mescolato a poche gocce di olio essenziale dalle proprietà rubefacenti e massaggiato sul cuoio capelluto aiuta a stimolare la crescita dei capelli.

  • può essere usato come rimedio contro l'alopecia. In tal caso basta unire 35 gocce di olio essenziale di cedro a 100ml di olio di jojoba.

OLIO DI MANDORLE DOLCI


E' un olio leggero, lenitivo, riparatore, antiossidante. Insomma, ha un sacco di qualità. Ma è bene non eccedere con le dosi in quanto comedogeno. E' termolabile, quindi attenzione alle fonti di calore! Da mettere su capelli asciutti e leggermente umidificati con dell'acqua. E' ideale per tutti i tipi di capelli e fra le sue moltplici proprietà c'è anche quella di prevenire la caduta dei capelli. Ma attenzione, prevenire non significa contrastare la caduta già in corso! In tal caso, si usano prodotti in grado di stimolare la microcircolazione. In questo modo l’olio di mandorle si comporterà da ottimo vettore per “diffondere” i principi attivi degli oli essenziali. Per usare l’olio di mandorle contro la caduta dei capelli basta aggiungere poche gocce di olio essenziale di carota all’olio di mandorle, rimedio tra le altre cose, efficace anche per la riepitelizzazione di rughe e cicatrici.


OLIO DI ARGAN


E' un olio estratto da una pianta proveniente dal Marocco. Anche l'olio di argan è leggero, ma in compenso ha una comedogenicità medio/alta, quindi è abbastanza grasso e occlusivo. E' in grado di rinforzare tutti i tipi di capelli, rendendoli luminosi. E' un olio ricco di acidi grassi omega 3 che rappresentano il nutrimento per eccellenza delle cellule che compongono i capelli. E' ricco di antiossidanti, come la vitamina E, quindi è utilissimo per riparare i danni causati da un'errata routine.


La lista è ancora lunga, ma io mi fermo qui sperando di avervi chiarito abbastanza le idee...


Se siete incerte o indecise c'è sempre internet. Fidatevi delle enciclopedie, dei siti che si occupano di biologico, di quelli che proprio vi spiegano le proprietà della pianta. Non leggete gli articoli scritti sui giornali di moda, perché scrivono sempre le stesse cose. Dicono tutto e niente... "utile per ammorbidire i capelli", "un toccasana per la vostra chioma", "in grado di rendere i capelli morbidi e lucenti"... e lo scrivono di tutti gli oli. Sono articoli inutili! Questo sempre secondo la mia singolare esperienza.


A presto!


Be natural, be beauty!


Elisa


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